Bird is not a bird è il quarto lavoro di una serie che l’artista ha dedicato alla figura del celebre jazzista Charlie Parker, detto Bird. L’origine misteriosa del suo soprannome non è nota con certezza. L’artista, mediante un gioco di parole che prevede la sostituzione di “birthday” con “birday” e il paradosso “bird is not a bird”, agisce sull’oggetto reale – in questo caso l’uomo – e sulla sua rappresentazione – l’artista. Per rendere ancora più evidente tale dissociazione – anche in relazione alla tossicodipendenza e alla morte prematura del musicista – l’artista dà vita a una struttura di ferro e specchio, dove una serie di caratteri tipografici, mediante la propria immagine riflessa negli specchi, ricompongono il titolo dell’opera.