ArtistaDana LokBiografiaBerwyn, Pennsylvania 1988Anno2018TipologiaOlio su telaSedeCa' VignalCourtesyAGIVERONA Collection

Continuum Deli vuole offrire un contrappunto all’idea che la visione sia un processo sensoriale pulito e oggettivo che non influisce sull’oggetto visto. L’artista ha voluto immaginare il senso della visione come qualcosa di più simile al tatto o al gusto, esperienze sensoriali che richiedono un contatto fisico con un oggetto. Se la vista può servire come metafora culturale della comprensione, questo lavoro è motivato dal desiderio di rappresentare la conoscenza come un processo tattile e sentito.
Nel 50 a.C. lo studioso romano Lucrezio offrì un resoconto della visione nel suo poema filosofico De rerum natura. Il poeta spiega che la visibilità di un oggetto dipende dal fatto che questo si libera di una sorta di pelle. Scrive in particolare che “esistono i cosiddetti simulacri delle cose, che vanno definiti quali membrane e cortecce, poiché l’immagine ha forma e apparenza identica all’oggetto, qualunque sia, dal cui corpo, si dice promana fluttuando. Anzitutto, poiché tra le cose visibili molte emettono corpi, ora sciolti e dispersi, come il legno emette fumo e il fuoco calore, ora più compatti e connessi, come quando a volte d’estate le cicale depongono le tuniche lisce, e i vitelli nascendo liberano membrane”.
(Lucrezio, De rerum natura, libro IV, vv. 50-59, traduzione di Renata Raccanelli, Einaudi 2003)