L’opera è parte di una serie attraverso la quale gli artisti si prefiggono di generare riti per speculare sull’evoluzione del corpo umano che immaginano, o auspicano, possa superare i confini fisici e spirituali dell’attuale condizione umana. In parte scultura, in parte quadro e in parte strumento, Hand Tools (E)(M)(D) For Molding Deep Convictions (“Utensili manuali (E) (M) (D) per plasmare convinzioni profonde”) suggerisce come l’incorporazione (o l’inoculazione) di un pensiero richieda adattamento e sofferenza e invita a riflettere su come le limitazioni imposte alla nostra fisicità abbiano un’influenza nella percezione delle cose.