Dialogo con le attivitàdi studio del dipartimento

29 opere della collezione AGIVERONA sono allestite a Ca’ Vignal sulla base di una selezione pensata per entrare in dialogo con le attività di studio e ricerca che si svolgono nel polo universitario scientifico e tecnologico di Borgo Roma. 

La mostra, curata da Luca Bochicchio, docente di Storia dell’arte contemporanea dell’ateneo veronese, e Jessica Bianchera, presidentessa dell’associazione culturale Urbs Picta, è suddivisa in tre aree tematiche, corrispondenti agli altrettanti piani dell’edificio Ca’ Vignal 3, più una sezione introduttiva a Ca’ Vignal 1, composta dalle opere emblematiche di Loris Cecchini e Elena Mazzi.

Visite guidate

Corpo, ambiente e tecnologie

Il piano terra di Ca’ Vignal 3 si apre con una sorta di introduzione ai temi toccati e approfonditi nei livelli superiori (corpo, ambiente, tecnologie, ma anche impegno e denuncia civile), con opere di Liudvikas Buklys, Claudio D’Angelo, Berlinde De Bruyckere, Piero Dorazio, Andrea Galvani, Cristobal Lehyt, Dana Lok, Emil Lukas, Elio Marchegiani, Sebastiano Sofia e Sabrina Torelli.

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Ecosistema e progresso tecnologico

Le cinque fotografie di Adelita Husni-Bey, allestite sul primo ballatoio della grande scala interna in cemento armato, funzionano da raccordo con la sezione del primo piano. Qui la riflessione si concentra sull’ecosistema (ambientale e sociale) e sui precari equilibri tra natura e sviluppo tecnologico, con opere di Michael Fliri, Invernomuto, Richard Long, Sandrine Nicoletta, Francesco Passalacqua e James Yamada.

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Struttura della vita umana

Al terzo piano, le opere in mostra affrontano in modi poliformi i problemi della struttura della vita umana, delle sue sfumature e derive. Allo stesso tempo, esse propongono riflessioni sul corpo biologico ma anche su quello linguistico e strutturale dell’opera d’arte stessa. Gli artisti coinvolti sono Mario Airò, Joseph Beuys, Luca De Leva, James Ferris, Christian Fogarolli, Jacopo Mazzonelli, Carlo Nangeroni e Luca Pozzi.

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Ecosistema e progresso tecnologico

Le cinque fotografie di Adelita Husni-Bey, allestite sul primo ballatoio della grande scala interna in cemento armato, funzionano da raccordo con la sezione del primo piano. Qui la riflessione si concentra sull’ecosistema (ambientale e sociale) e sui precari equilibri tra natura e sviluppo tecnologico, con opere di Michael Fliri, Invernomuto, Richard Long, Sandrine Nicoletta, Francesco Passalacqua e James Yamada.

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Struttura della vita umana

Al terzo piano, le opere in mostra affrontano in modi poliformi i problemi della struttura della vita umana, delle sue sfumature e derive. Allo stesso tempo, esse propongono riflessioni sul corpo biologico ma anche su quello linguistico e strutturale dell’opera d’arte stessa. Gli artisti coinvolti sono Mario Airò, Joseph Beuys, Luca De Leva, James Ferris, Christian Fogarolli, Jacopo Mazzonelli, Carlo Nangeroni e Luca Pozzi.

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